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Come raccontavo nella prima parte di questo post, a Tiptonville, Tennessee, ho conosciuto molti personaggi particolari della zona.

Mary ad esempio. La figlia del pastore di una chiesa Metodista. Era molto religiosa e nonostante il volere contrario del padre, si era tatuata con le henna una croce sulla schiena ed alcuni versetti della Bibbia sulle braccia. Ci siamo conosciuti dopo una funzione alla chiesa Metodista e nel periodo che sono rimasto ci siamo visto più volte. Ogni volta cercava di convincermi a farmi fare anche io tatuare a tutta schiena una bella croce!

Janet invece è una donna di una certa età, per la quale il tempo si era fermato agli anni 60. Nel mio vagare, la vedevo tutti i giorni seduta con la sua acconciatura eccentrica e i suoi abiti un po’ …. diciamo vintage, in un diner mentre aspettava le amiche. Dopo qualche chiacchierata, l’ho convinta a farsi fare delle foto a casa sua. Immaginavo sarebbe stato un tripudio di oggetti tutto in rigoroso stile anni 60 e che sarebbe stato perfetta per le mie foto. La casa era ancora meglio di come mi immaginassi. Un vero spettacolo, Meglio di set cinematografico! Non ho scattato subito le foto però. Ci siamo visti qualche volta prima, soltanto per fare chiacchiere o bere te con i biscotti, rigorosamente home made. Ho aspettato a farle le foto perché volevo che si sentisse prima a suo agio in quella situazione, volevo fosse sé stessa. Era un tipo particolare, lei stessa ne era consapevole e lo viveva molto serenamente. Ma stare davanti ad una macchina fotografica è un’altra cosa! Doveva stare a suo agio davanti alla macchina fotografica e con me. Le foto ovviamente le abbiamo fatte, il giorno prima di partire però. La cosa più bella è che siamo diventati molto amici. Un po’ come una nonna era sempre preoccupata che non mangiassi abbastanza. Si è creata una simpatia speciale! Tanto che ha voluto che festeggiassi con lei e le sue amiche il giorno del Ringraziamento! Il tacchino ripieno più buono che abbia mai mangiato! WoW!! Siamo rimasti in contatto. Mi ha scritto anche recentemente. Lettere vere non mail. Spero di rivederla presto, così come Jeff, Mary e tutti gli altri, che magari avrai occasione di vedere nel libro che prima o poi pubblicherò! Sono incontri come questi che ti sto raccontando e tutto ciò che ne scaturisce, che spingono ad andare avanti a fare il fotografo. Per fortuna anche nel mondo del matrimonio si riescono a instaurare relazioni così importanti. E forse la relazione nel matrimonio è ancora più importante perché è un evento che si svolge nell’arco di una giornata. Se non hai creato prima la relazione, se non hai fatto si che i tuoi sposi siano a loro agio con te, trovo che nelle foto, manchi la magia nei loro occhi e nelle loro espressioni.

Tornando alla mia esperienza di reporter e di fotografo, di personaggi fantastici come questi, ne ho trovati diversi! in ogni posto in cui sia andato. Sempre grazie alla voglia e alla capacità di creare relazione. E alla pazienza di fare sbocciare questa relazione. Il metodo di creare relazione ha sempre funzionato! E’ infallibile! Non l’ho inventato io, purtroppo!

E la prova di questa infallibilità è che TUTTI I PIÙ GRANDI FOTOGRAFI DI OGNI TEMPO, HANNO SEMPRE MESSO LA RELAZIONE CON IL SOGGETTO AL CENTRO. Non ha importanza che abbiano fatto reportage, ritratto, moda, viaggio.
(Eugene Smith, Salgado, Annie Leibovitz, Eugene Richards, Ferdinando Scianna, Jim Goldberg, William Eggleston e decine di altri ……….)

E’ più difficile, che semplicemente andare e scattare delle foto anche senza conoscere il soggetto, ma il risultato è sotto gli occhi di tutti. Quei grandi di ogni epoca non sarebbero così grandi senza avere creato RELAZIONE.

 

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